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Senti il bisogno di rafforzare la tua sicurezza nell’esercitare il tuo ruolo d’insegnante?
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Ai bisogno di rendere più attraente la tua materia per i tuoi studenti?
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Ti interessa capire perché attraverso l’esperienza teatrale e di movimento l’apprendimento è più incisivo e semplice?
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Ti piacerebbe imparare a utilizzare e introdurre i processi della memoria corporea e semplici tecniche teatrali nel tuo insegnamento?
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Ti piacerebbe sviluppare strumenti pratici che ti permettano di ottenere un clima più rispettoso, attento e coinvolto in classe e in equipe/collegio docenti?
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Ti sei mai chiesto quante opportunità in più avresti – imparando a utilizzare il codice teatrale e linguaggio corporeo – per insegnare e per gestire le relazioni del tuo gruppo classe?
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Senti il bisogno di sentirti maggiormente protetto nel vivere la tua relazione con i tuoi allievi e i tuoi colleghi?
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Guardando i tuoi allievi, in classe, ti capita di intuire – da come si muovono e si relazionano – che c’è qualcosa che potresti capire di importante, ma che ti mancano i codici per farlo?
Partecipa ai nostri S.E.T.
SEMINARI ESPERIENZIALI TEMATICI
e sperimentati nell’Arte di Apprendere
I Seminari Esperienziali Tematici (SET) sono un momento di scambio e incontro sui grandi temi della Formazione Continua. Da una parte comportano un lavoro di riflessione personale su di sé e sul proprio Ruolo Professionale, dall’altro non tralasciano l’aspetto esperienziale di acquisizione e condivisione di tecniche specifiche, immediatamente spendibili nel proprio contesto operativo.
FORMAZIONE CONTINUA
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Ruolo Professionale Tecniche Specifiche
Una formazione che tenga conto di entrambi questi aspetti porta gli operatori a sviluppare una maggiore autonomia decisionale – nell’ottica dello sviluppo professionale – e a migliorare la qualità del proprio intervento – anche attraverso l’acquisizione di competenze diversificate.
Ogni SET può essere concepito in senso progressivo, per l’acquisizione di una disciplina articolata, o come SET singolo di approfondimento su uno specifico tema d’interesse, concluso in se stesso.
Tempi: ogni SET è di otto ore ciascuno, suddivisibile su più incontri.
Costi: variabili a seconda del programma concordato
Aree: Ruolo professionale, Tecniche Specifiche, Danzamovimentoterapia
AREA RUOLO PROFESSIONALE
1.L’ IDENTITÀ E LA MASCHERA
Schemi e possibilità
Lavorando a contatto con i bambini è facile notare come si verifichino una serie di atteggiamenti di collaborazione e opposizione tipici delle dinamiche di ruolo e contro ruolo teatrale. Quotidianamente infatti ognuno di noi si rapporta con gli altri cercando un equilibrio tra ciò che sente come la sua identità e le sue maschere. Questi ruoli, che spesso interpreta con parole, gesti, atteggiamenti, nel tempo si irrigidiscono, e ci ritroviamo a non scegliere nemmeno più come e quando interpretarli. Le maschere diventano così le sole protagoniste sulle scena e la persona che vorremmo essere passa in secondo piano.
OBIETTIVI DEL CORSO:
- Individuare alcune possibili strade per divenire una persona spontanea, che può scegliere chi e come vuole essere, e soprattutto quando
- Sviluppare un’attenzione ai ruoli e alle maschere che si agiscono e vengono agite quotidianamente
- Favorire l’emersione delle potenzialità creative dei partecipanti collaborando così ad una maggiore percezione di sé ed alla fortificazione di un identità spontanea
- Accompagnare una crescita del benessere personale in termini di fiducia in se stessi, autoconsapevolezza, ironia ed apertura mentale
2.LA CONDUZIONE E IL GRUPPO
Analizzare attivamente alcune dinamiche connesse alla nascita, conduzione e chiusura dei gruppi, in particolar modo quelle dei gruppi/classe, attraverso giochi cooperativi, simulazioni, proposte corporee e teatrali.
Centrale durante il precorso lo scambio di esperienze e le riflessioni tra partecipanti.
OBIETTIVI DEL CORSO
- Fornire alcuni elementi di riflessione sulle dinamiche di gruppo e sulla sua costituzione
- Sperimentare nuove modalità di conduzione, privilegiando gli aspetti cooperativi e non competitivi
- Acquisire maggior competenza nella conduzione dei gruppi e nella fase di progettazione e verifica delle attività proposte
- Valorizzare il momento di scambio delle esperienze e la socializzazione dei partecipanti
- Riflettere sul proprio stile di conduzione confrontandosi con il gruppo
3.COMUNICAZIONE INTERPERSONALE: IO E L’ALTRO (livello avanzato)
Come essere assertivi in modo creativo.
Nelle comunicazioni a due (con il bambino, il collega, il superiore, il genitore) spesso sfuggono tutti gli elementi che caratterizzano la situazione, e la propria assertività può perdersi o eccedere minando così il rapporto con l’ altro.
Tramite uno studio teorico e pratico della SEC (Situazione Elementare di Conflitto) così come è stata elaborata da L.Strasberg si analizzeranno: l’incontro, il contatto, i rapporti in gioco, la richiesta, la motivazione, la risposta.
4.COMUNICAZIONE INTERPERSONALE: IO E IL GRUPPO (livello avanzato)
La comunicazione collaborativa nelle èquipe
In un’èquipe è indispensabile riconoscere le diversità professionali, relazionali e comunicative come risorsa specifica, saper contenere i conflitti e imparare la loro gestione positiva.
Tramite uno studio teorico e pratico della Teoria dei gruppi e dei Conflitti nei gruppi si analizzeranno: Le componenti cognitive e culturali nei conflitti, i cinque atteggiamenti di fronte al conflitto, le reazioni emotive, il potere personale, i processi di negoziazione.
5.IL LAVORO D’EQUIPE: LA RIUNIONE EFFICACE
Metodi per trovare soluzioni condivise
Ogni giorno il singolo insegnante si rapporta con i colleghi e con una molteplicità di figure istituzionali (coordinatori, dirigenti, genitori, specialisti esterni ecc.) per rispondere in maniera efficace a situazioni complesse o per cercare soluzioni da attivare in situazioni complesse.
Entriamo in uno spazio privilegiato per presentare tali situazioni, analizzarle, trovarvi delle soluzioni e operare delle scelte condivise sono spesso le riunioni. In questo corso si analizzerà come si può organizzare, condurre e partecipare ad una riunione efficace e saranno forniti e sperimentati degli strumenti pratici per prendere decisioni condivise.
6.L’AUTOBIOGRAFIA A SUPPORTO DELLA PROFESSIONE
La narrazione di sé
La professione di ciascuno di noi è una storia, un’ avventura costruita negli anni. La lettura autobiografica permette di comprenderne la ricchezza, raccoglierne il senso e immaginare futuri diversi.
OBIETTIVI DEL CORSO
- Rilettura della propria storia professionale
- Valutazione del percorso fatto
- Emersione dei Limiti e delle risorse
- Scambio di esperienze connesse alla propria esperienza diretta
- Acquisizione di tecniche autobiografiche
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TECNICHE SPECIFICHE
1.AD UNA VOCE
Laboratorio creativo di uso della voce
Il corso vuole esplorare e liberare quelle potenzialità espressivo- vocali insite in ciascuno di noi ma che all’inizio dell’età adulta vanno sempre più inibendosi fino a perdersi. Lo scopo del laboratorio quindi non sarà solo quello di insegnare una corretta dizione e attivare un potenziamento dell’emissione vocale ma soprattutto quello di rendere consapevoli i partecipanti delle molteplici possibilità del proprio organo vocale, fornendo loro qualche strumento in più: ritmo, colore, intonazione; giochi tra parole e i silenzi, respiro e echi; voci soliste, cori e partiture di scene vocali.
2.TECNICHE DI NARRAZIONE DI BASE
Attraverso esercizi pratici, immagini altamente suggestive e testi particolarmente significativi, si arriverà alla produzione di racconti e narrazioni frutto della creatività e del bagaglio espressivo di ciascun partecipante.
3.ESPRESSIONE TEATRALE: IN GIOCO PER STAR MEGLIO
Il corpo
Questo seminario propone l’uso di strumenti teatrali che utilizzino il corpo come un veicolo energetico capace di attivare la propria immaginazione e la propria emotività, con l’obiettivo di arricchire la propria capacità espressivo relazionale, giochi teatrali adatti a piccoli e grandi in cui il corpo diventa il veicolo primario della relazione.
4.MI FIABO E TI RACCONTO
Il corso si propone di far acquisire e sperimentare tecniche di narrazione e creazione di storie, spendibili in tutti contesti scolastici e con bambini di ogni età, partendo dal patrimonio inesauribile delle fiabe di ogni continente. Sarà così possibile accedere a mondi carichi di insegnamenti utili per la crescita dei bambini, frutto della riflessione inter-culturale.
5.“FIABE E FIORI DI BACH”
Laboratorio di Drammaterapia e Fiori di Bach
Partendo da alcuni personaggi archetipici suggeriti dalla floriterapia di Bach, individueremo e trasformeremo alcune tematiche emozionali fondamentali (quali la timidezza, la paura, la collera, la gelosia, etc.) in personaggi e fiabe di nuova creazione da narrare ai bambini per comunicare in modo giocoso e creativo con loro e sostenerli nelle difficili fasi della crescita. Il seminario utilizza tecniche attive di improvvisazione, narrazione e drammatizzazione.
Perché Drammaterapia e Fiori di Bach?
I Rimedi di Bach, per il loro carattere fortemente “teatrale” e di rappresentazione degli stati emotivi, trovano un punto di contatto con la Drammaterapia, che si fonda sul concetto che ogni individuo sia naturalmente dotato di creatività e della capacità di muoversi attraverso una vasta gamma di possibilità e ruoli con cui esprimere se stesso.
6.”PERSONAGGI & DINTORNI”
Laboratorio di Drammaterapia e Teoria dei ruoli
“Dentro di noi abita una compagnia teatrale intera con tutti i personaggi della commedia dei caratteri umani…”
Un percorso di esplorazione di sé attraverso le tecniche teatrali, con il linguaggio giocoso e frizzante della Drammaterapia, per guardarsi con l’occhio bonario e comprensivo di un regista che sa cogliere il talento dei propri attori favorendone il processo creativo. Prendendo spunto dalla Teoria dei Ruoli di Robert Landy, giochiamo insieme alla “Commedia della vita” con un pizzico di ironia e divertimento per scoprire ed integrare i nostri personaggi interiori dal Teatro della rappresentazione di sé alla ricerca della propria compagnia teatrale interiore.
7. DONNE IN TRAS-FORMAZIONE
Con leggerezza e divertimento, attraverso le tecniche teatrali ed espressive, il Percorso, concepito in tre momenti, condurrà i partecipanti alla scoperta di miti e personaggi femminili dell’arte e della letteratura che incarnano alcuni archetipi fondamentali nel processo di evoluzione e trasformazione individuale. “Donne della trasformazione”, reali o immaginarie, che con le loro vite e i loro molteplici ruoli, nel tumulto o nel silenzio, hanno lasciato tracce indelebili e significative. Il laboratorio è rivolto sia a donne sia a uomini in quanto femminile e maschile sono da intendersi come categorie interne ed archetipiche.
1°incontro
Medusa: dalla collera alla creatività
2°incontro
Ofelia: dal silenzio all’espressione di sé
3°incontro
Frida Kahlo, dal dolore al carisma individuale
8.DADA-DRAMMATERAPIA
Laboratorio di Drammaterapia sulle tecniche del Dadaismo
Un laboratorio che permette di attivare la creatività con in modo giocoso, divertente e un po’ bizzarro lasciandosi contagiare dalla travolgente vitalità e irriverenza del Dadaismo. Creatività, gioco, leggerezza, improvvisazione… Sono proprio questi alcuni punti di contatto tra il Dadasimo e la Drammaterapia. Il Dadaismo muovendosi con ironia e divertita provocazione attraverso il mondo dell’espressione artistica in svariati ambiti di applicazione (dal ready-made al Collage e alla Mail Art, dalla “Poesia del suono” alla performance teatrale, l’improvvisazione e il Nonsense) si fa portatore di stimoli benefici e salutari. Apprendere modalità artistiche nuove, di facile approccio, migliora l’autostima individuale, il rispetto reciproco e favorisce lo sviluppo di forme alternative di comunicazione. Il Laboratorio inoltre permette ai partecipanti di fare esperienza di un Movimento artistico/culturale dell’Avanguardia storica sperimentandone direttamente alcune delle tecniche più caratteristiche.
Il Laboratorio è declinabile in un percorso di più incontri dedicati a tecniche specifiche: DADACollage, Mail-Art, Timbri e Poesia dei Suoni, Maschere Pupazzi e Assemblage.
Per saperne di più: DadAmiLano, Atelier Artistico
DANZAMOVIMENTOTERAPIA
NEL DIALOGO DEL CORPO
STRUMENTI PER OSSERVARE, COMPRENDERE E UTILIZZARE IL LINGUAGGIO CORPOREO
Condotti da Silvia Configliacco e Raffaella Perrotta
Il linguaggio corporeo è la diretta espressione del mondo interno dell’individuo e della sua relazione col mondo esterno; al tempo stesso la mediazione corporea è un efficace strumento pedagogico e terapeutico, attivatore di processi profondi e immediati.
Movimento, postura, atteggiamenti sono codici di comunicazione propri del linguaggio corporeo, che ci permettono di comprendere le dinamiche personali e di gruppo meno visibili nel consueto quotidiano.
I seminari si propongono di fornire strumenti per accedere a questo linguaggio, comprenderne dinamiche e valenze, gestirne l’utilizzazione.
1.PROGETTARE UN INCONTRO A MEDIAZIONE CORPOREA
Questo primo SET offre un approccio globale per la comprensione delle funzioni del linguaggio corporeo e delle potenzialità da reinvestire nel proprio contesto. Tematiche affrontate: Esempio di incontro a mediazione corporea, Progressione e funzione delle fasi di lavoro, Le valenze del riscaldamento,Strumenti e strategie.
2.IL ”PROCESSO” CREATIVO
Il secondo SET si propone di valorizzare il tema del “processo” di attivazione di cambiamenti nel lavoro corporeo come esperienza fenomenologica. Tematiche affrontate: Il processo come obiettivo del percorso; Movimento tecnico, abituale, creativo, simbolico; Osservare per reinvestire.
3.IL MOVIMENTO EVOLUTIVO
Da questo livello parte e si sviluppa la nostra capacità e forza di muoverci nel mondo. Da questo livello nasce l’equilibrio psicocorporeo. In questo livello si incarna il senso di chi siamo. Tematiche affrontate: Il sé corporeo: respirazione, punti radice, essere radicati; Il contatto; Muoversi a terra: pratica e valenze; Verticalizzarsi
4.LA CHINESFERA DELLA RELAZIONE
Ognuno ha uno spazio reale che ci delimita e ci differenzia dagli altri. Uno spazio di cui prendere consapevolezza per rispettare ed essere rispettati, in cui sostenere l’autonomia e comprendere la dipendenza. Tematiche affrontate: Lo spazio della relazione; Contatto e separazione.
5.RITMO E STRUTTURA
Il ritmo è la congiunzione spazio temporale che regola le nostre funzioni psicocorporee e le nostre azioni individuali e stabilisce codici sociali. Il ritmo fornisce struttura e favorisce il rispetto delle regole. Tematiche affrontate: Stop e azione; La pulsazione;Adattamento al ritmo.
6.RITMO E IMMAGINAZIONE
Nell’alternanza tra struttura e destruttura si promuove la capacità di adattamento valorizzando l’immaginazione come risorsa personale. Il ritmo è uno strumento dalle infinite applicazioni. Tematiche affrontate: Strumenti dell’adattamento al ritmo; Strutturare l’immaginario: il gioco delle ambivalenze.
7.LA RITUALITA’
Un incontro sul senso dell’appartenenza al gruppo come convergenza di diverse individualità, sulla capacità di condivisione: uno sguardo al livello transpersonale da sempre presente nella storia dell’uomo in tutte le culture. Tematiche affrontate: Apertura e chiusura dell’incontro; Costruire il rito; Il rito tra ritmo, lirismo e simbologie.
8.LA RELAZIONE D’AIUTO
L’ultimo incontro dedicato al significato e importanza del ruolo guida per promuovere “buone relazioni” agendo con efficacia e rispetto. Tematiche affrontate: Empatia e collusione; Il controtransfert somatico; Gestire le problematiche; Dipendenza e autonomia.