Andare al cuore
La creazione è il momento centrale del processo drammaterapeutico.
Il gruppo è più compatto, il clima tende ad essere maggiormente collaborativo, protettivo e disposto ad accogliere con curiosità e rispetto il progressivo rivelarsi del singolo partecipante. Si sente meno la cosiddetta ansia da prestazione iniziale (dato fondamentale per una proficua continuazione del processo).
È sicuramente la fase del percorso di dramma-terapia in cui viene posta maggiore attenzione agli aspetti creativi, se intendiamo per creatività quel processo di stilizzazione che trasforma in un linguaggio decodificato le manifestazioni di espressività.
È in questa fase che ogni singola esperienza laboratoriale si eleva a codice trasmissibile, a materiale teatrale pronto per essere presentato ad un potenziale interlocutore-pubblico.
Immagini, fantasie, narrazioni, memorie, situazioni immaginarie assumono così una “propria vita”, possono essere osservati con distanza e resi universalmente comprensibili e condivisibili. Anche i personaggi creati dalla propria immaginazione possono essere modellati e, come creta, diventare sculture, dotate di un significato per il pubblico e capaci di occupare correttamente uno spazio scenico, di dialogare con altri personaggi e di armonizzarsi con il ritmo della rappresentazione.
I partecipanti sono invitati a sperimentare, mostrare, rielaborare in un setting protetto.
In questa fase iniziano ad emergere alcuni temi principali cari al gruppo o ai singoli partecipanti.
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